Dolore all’anca: come lo valuta il fisioterapista?
Il dolore all’anca destra o sinistra è sicuramente una delle condizioni dolorose più comune nell’ambito muscoloscheletrico,
Solitamente il dolore all’anca si manifesta come:
- dolore a livello inguinale;
- dolore a livello del fianco destro o sinistro;
- dolore a livello del gluteo;
- dolore a livello della parte posteriore (dietro) della coscia;
- dolore a livello della parte anteriore (davanti) della coscia;
- dolore anteriore alla coscia che si estende fino alla parte anteriore (davanti) del ginocchio.
Come viene valutato un paziente con dolore all’anca dal fisioterapista? Vediamolo insieme nel dettaglio passo dopo passo!
La visita di un paziente con dolore all’anca da parte del fisioterapista
La valutazione del paziente con dolore all’anca si compone di due parti fondamentali:
- l’anamnesi (il primo colloquio tra fisioterapista e paziente): momento durante il quale il paziente riferisce tutte le proprie problematiche legate al dolore all’anca;
- la visita vera e propria: momento durante il quale il fisioterapista visita attentamente il paziente attraverso test specifici e movimenti.
La visita del paziente con dolore all’anca
Valutazione specifica dell’estensione dell’anca (movimento attraverso il quale l’intera gamba viene portata indietro) da parte del fisioterapista. Il test serve per valutare la qualità e la quantità di movimento dell’anca del paziente e fornisce importanti indicazioni per il trattamento.
La valutazione del paziente con dolore all’anca non è uguale per tutti!
Ogni paziente riceverà la propria specifica valutazione in base alle informazioni emerse durante il primo colloquio.
Ecco un riassunto della visita vera e propria del paziente con dolore all’anca destra o sinistra!
Osservazione.
La prima fase di ispezione o osservazione del paziente con dolore all’anca destra o sinistra è una delle più importanti, in quanto consente al fisioterapista di individuare:
- gonfiori;
- lacerazioni o ustioni;
- lesioni cutanee o altre lesioni;
- masse;
- ematomi (lividi);
- atteggiamenti di difesa del paziente in risposta al dolore all’anca, come una distribuzione del carico (peso corporeo) maggiore sull’arto sano senza dolore rispetto all’arto con dolore all’anca.
Palpazione
Lo scopo della palpazione durante la visita di un paziente con dolore all’anca destra o sinistra ha lo scopo di individuare quali tessuti tra muscoli, articolazioni, ossa, tendini e legamenti possono essere coinvolti nei sintomi della persona.
Nel dettaglio il fisioterapista utilizzerà la palpazione per i muscoli:
- glutei;
- quadricipite (nella parte anteriore – davanti – della coscia);
- ischio-crurali (conosciuti anche come “femorali” – ovvero i muscoli nella parte posteriore – dietro – della coscia);
- addominali;
- paravertebrali (muscoli della schiena);
- adduttori;
- sartorio e tensore della fascia lata (due muscoli della parte anteriore e più laterale dell’anca).
Test attivi (movimenti attivi – eseguiti dal paziente)
I test attivi che il paziente esegue attivamente senza l’aiuto del fisioterapista. Alcuni di questi movimenti sono simili a quelli richiesti al paziente con mal di schiena, già visti nell’articolo completo dedicato al mal di schiena), e, ripassandoli, sono:
- flessione (movimento di piegamento in avanti del busto);
- estensione (inarcamento della schiena indietro);
- inclinazione destra e sinistra (movimento di inclinazione laterale del busto);
- rotazione destra e sinistra (movimento di torsione del busto muovendo le spalle e la testa).
Gli altri test attivi richiesti al paziente con dolore all’anca destra o sinistra sono:
- squat;
- affondi;
- cammino;
- sollevamento sulle punte;
- salita e discesa di uno o più scalino.
Lo scopo di questi movimenti durante la visita di un paziente con dolore all’anca hanno lo scopo di valutare quantità di movimento, qualità (sicurezza nell’esecuzione del movimento da parte del paziente, eventuali tremori o “aiuto” attraverso l’uso delle braccia) e la presenza di dolore all’anca durante o dopo i movimenti.
Test di forza (o test resistiti)
I test di forza (o test resistiti) vengono utilizzati dal fisioterapista durante la visita di un paziente con dolore all’anca con lo scopo di valutare la forza muscolare nelle diverse direzioni. La valutazione della forza muscolare, in caso di dolore all’anca, è indispensabile e fornisce importanti informazioni per il trattamento.
Valutazione del muscolo ileo-psoas (muscolo anteriore dell’anca che ha la funzione di sollevarla verso l’alto). Al paziente viene richiesto di mantenere la posizione mentre il fisioterapista esercita una spinta verso il basso. Lo scopo del test è quello di valutare la forza muscolare in flessione d’anca (movimento di sollevamento della gamba).
I test di forza sono essenziali durante la visita di un paziente con dolore all’anca, in quanto possono aiutare il fisioterapista a capire se il dolore della persona può essere o meno dovuto a problematiche muscolari o articolari.
Valutazione dei muscoli adduttori (muscoli che avvicinano le gambe tra loro e che si trovano nella parte interna della coscia) a ginocchio flesso (piegato). Al paziente viene richiesto di unire le ginocchia e “schiacciare” la mano del fisioterapista. Il test ha lo scopo di scoprire se il dolore (principalmente a livello inguinale) del paziente con dolore all’anca destra o sinistra può essere dovuto a problematiche degli adduttori.
Test specifici per il dolore all’anca destra o sinistra
I test specifici (o speciali) sono chiamati così per via del fatto che hanno lo scopo di valutare delle componenti specifiche dell’anca e, nel particolare, le strutture all’interno dell’articolazione.
Test specifico per il dolore all’anca percepito a livello inguinale. Il nome della manovra è FADDIR test. Il test ha lo scopo di valutare se il dolore del paziente può avere una origine articolare e si compone di un insieme di movimenti tra cui la flessione (piegamento della gamba in avanti), adduzione (movimento attraverso il quale il ginocchio viene portato verso l’interno) e rotazione interna (movimento della gamba per cui il piede viene portato verso l’esterno).
Grazie a questi test (come il FADDIR test) il fisioterapista sarà in grado di identificare le strutture più coinvolte nel dolore all’anca del paziente.
Test passivi (movimenti passivi – eseguiti dal fisioterapista)
I test passivi, infine, sono tutte quelle procedure eseguite dal fisioterapista (in questo caso il paziente non partecipa al movimento – ecco quindi il perché del “passivo”) che muovere la schiena del paziente (che sarà in posizione prona – a pancià in giù – oppure sul fianco) in diverse direzioni.
Video che mostra un test specifico per la valutazione della rotazione interna dell’anca, uno dei movimenti più importanti da valutare nei pazienti con dolore a questa articolazione.
Video che mostra un test specifico per la valutazione della rotazione esterna dell’anca.
Test specifico per valutazione la rotazione interna dell’anca – movimento estremamente importante. Il test ha lo scopo di identificare quanto movimento in rotazione interna d’anca è presente e, in caso di deficit o riduzione dell’ampiezza di tale movimento, fornisce importanti informazioni per il trattamento.
Test specifico per valutazione la rotazione esterna dell’anca – movimento estremamente importante. Il test ha lo scopo di identificare quanto movimento in rotazione esterna d’anca è presente e, in caso di deficit o riduzione dell’ampiezza di tale movimento, fornisce importanti informazioni per il trattamento.
Al termine della visita vera e propria di un paziente con dolore all’anca destra o sinistra, il fisioterapista saprà identificare il trattamento più appropriato per risolvere il dolore.
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