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Scoliosi e mal di schiena: verità, sintomi e rimedi

Scoliosi: cos’è?

Scoliosi è un termine che indica una deformazione della colonna vertebrale che si manifesta con una deviazione della linearità della colonna stessa osservandola sul piano frontale posteriore, ovvero da dietro. Alla base del processo di deformazione della colonna vertebrale in caso di scoliosi vi è una vera e propria rotazione vertebrale, secondaria a diverse cause, che, macroscopicamente, si esprime con la deviazione ben visibile, talvolta a occhio nudo e senza radiografia, della colonna vertebrale.

La scoliosi potrebbe essere scoperta a qualunque età, ma è bene sapere che è nell’età giovane e più in particolare adolescenziale che dovrà richiedere attenzione medica specialistica e fisioterapica per la sua gestione. Nel corso della vita adulta, infatti, la scoliosi, contrariamente a quello che si potrebbe ipotizzare e come vedremo nel corso di questo articolo, non ha associazioni consistenti con altre problematiche muscoloscheletriche come lombalgia, discopatia L5 S1 o discopatia L4 L5, sciatica o altri disturbi – intesi come conseguenze della scoliosi.

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Tipologie di scoliosi

A seconda della localizzazione della scoliosi è possibile suddividerla in:

  • lombare;
  • dorso-lombare;
  • dorsale;
  • cervico-dorsale.

Generalmente la scoliosi si presenta con una sola curvatura – con la zona toracica (compresa tra cervicale e lombare) più coinvolta e con la conseguente manifestazione del gibbo, la “gobba” facilmente visibile che si crea durante il movimento di flessione anteriore del tronco (piegamento in avanti del busto). Non è così raro, tuttavia, che la scoliosi si presenti con una doppia curvatura, esprimendosi macroscopicamente con un’ampia “S”. Ciascuna delle due curvature avra un lato “concavo” e uno “convesso“.

Per comprendere quale lato è quello concavo o quello convesso, bisogna immaginare le due curva come due “C” rovesciate: la parte “vuota” della C, quella di destra immaginando la C così come viene scritta, è il lato concavo, mentre la parte “piena” della C (la curvatura che sporge verso “fuori”) è il lato convesso. Il ragionamento, poi, sarà fatto allo stesso modo per l’altra curvatura adiacente.

Come prevalenza, prendendo in esame alcuni dati, è bene ricordare che nella maggior parte dei casi non si conosce una causa certa di scoliosi – situazione nella quale viene definita idiopatica, ovvero senza una causa certa o specifica. Esistono, tuttavia, delle condizioni di carattere medico che potrebbero causare scoliosi e tra queste ricordiamo:

  • patologie a carico del sistema nervoso di natura neurologica;
  • predisposizione genetica o patologie genetiche;
  • anomalie congenite del rachide (colonna vertebrale).

Contrariamente a quanto potrebbe essere ipotizzato, tra le cause di scoliosi non rientrano 1) atteggiamenti posturali ritenuti scorretti durante il lavoro o durante lo sport, 2)posture scorrette mantenute durante qualunque altra attività o 3) attività sportive – specialmente gli sport asimmetrici (come la pallavolo o il tennis) che non sono causa di scoliosi.

A seconda dell’età del paziente, la scoliosi viene suddivisa invece in:

    • scoliosiinfantile: da 0 a 2 anni;
    • scoliosigiovanile: da 3 a 10 anni;
    • scoliosiadolescenziale: da 11 a 18 anni;
  • scoliosiadulta: dai 18 anni in su.

Diagnosi di scoliosi

La diagnosi di scoliosi viene formulata dopo appropriati approfondimenti diagnostici tra cui radiografia della colonna vertebrale, TAC o risonanza magnetica, indagini eseguite dopo un consulto medico che desta il sospetto di scoliosi stessa. Ciò che emerge da queste indagini strumentali, in caso di scoliosi, altro non è che una deviazione sul piano frontale della colonna vertebrale.

Eseguiti gli approfondimenti diagnostici del caso, si formulerà una diagnosi di scoliosi (da parte del medico specialista in ortopedia) in caso di una curvatura significativa superiore a 25-30° e tale valutazione avverrà attraverso la misurazione di un angolo definito angolo di Cobb e spetta solo ed esclusivamente al personale medico l’interpretazione di tali dati.

Scoliosi: mal di schiena e sintomi

“Scoliosi a mal di schiena quale legame hanno? “

“La scoliosi causa mal di schiena?”

“Se ho scoliosi, è vero che non posso risolvere il mio mal di schiena?”

“Se non sono più in fase adolescenziale e sono adulto/a, posso modificare la curva della scoliosi?”

Prima di entrare nel merito di quali sintomi siano specifici per la scoliosi – assunto che esistano – è bene chiarire alcuni falsi miti alla quale la scoliosi è soggetta da sempre. Riprendendo le domande con cui si apre questo paragrafo, è bene sapere che dal punto di vista scientifico scoliosi e mal di schiena non hanno un legame consistente e che, in realtà, il mal di schiena o la lombalgia potrebbero manifestarsi indipendentemente dalla presenza di scoliosi. 

Nella maggior parte dei casi, infatti, la scoliosi è asintomatica (non dà alcun sintomo). Tant’è vero che i pazienti con scoliosi e mal di schiena possono risolvere senza alcun problema il proprio dolore attraverso la fisioterapia pur lasciando invariata la propria scoliosi.

Quindi, mal di schiena e scoliosi non sono legati tra loro dal punto di vista patologico e certamente è possibile risolvere il proprio mal di schiena anche in caso di scoliosi. Quello che è bene sapere è che in età adulta non è possibile modificare la scoliosi, ma è possibile trarre sollievo dai sintomi associati che non hanno nulla a che vedere, in realtà, con la scoliosi stessa che per definizione non manifesta sintomi.

Il mal di schiena, quindi, non è un sintomo della scoliosi.

Per questi motivi, non possiamo parlare di sintomi della scoliosi ma, piuttosto, di come si presenta clinicamente la scoliosi durante la visita con un fisioterapista o con un medico. Tra le caratteristiche proprie della scoliosi ricordiamo:

  • evidente asimmetria delle spalle e/o dei fianchi;
  • differenza di altezza delle scapole;
  • differenza di altezza del bacino che, come abbiamo visto nell’articolo dedicato al bacino stortonon ha alcun significato patologico;
  • differenza di mobilità e asimmetria delle coste tra destra e sinistra;
  • presenza di gibbo durante il movimento di flessione anteriore;
  • differenza di ampiezza dei triangoli della taglia (spazio compreso tra braccio e fianco in posizione eretta rilassata);
  • differenza di carico tra un lato e l’altro;
  • alterazione della posizione della testa rispetto alla centralità del bacino;
  • differenza di mobilità tra destra e sinsitra durante il movimento di inclinazionelateraledelbusto;
  • riduzione della mobilitàtoracica (più frequente) e lombare;
  • possibile riduzione della forzamuscolare degli erettori ed estensori della colonna vertebrale.

Esercizi mal di schiena scoliosi

Gli esercizi, nell’ambito della scoliosi, devono essere ben distinti tra chi ha mal di schiena o altri sintomi e chi, invece, non ha sintomi. 

In caso di mal di schiena dolore lombare, gli esercizi dovranno essere quelli raccomandati per la lombalgiala discopatia L4 L5 e la discopatia L5 S1 in associazione con gli esercizi specifici per la scoliosi.

Quali sono gli esercizi specifici per la scoliosi?

In caso di scoliosi sarà indispensabile, dopo un’accurata visita con il fisioterapista specializzato in ambito muscoloscheletrico, intraprendere un percorso riabilitativo che consiste in:

  • esercizi di autocorrezione – esercizio specifico di apprendimento di controllo della posizione neutra e corretta della colonna vertebrale;
  • inserimento dell’esercizio di autocorrezione, una volta appreso, in altri esercizi più complessi;
  • esercizi di controllo motorio del rachide lombare, dell’anca e di mobilità articolare e di incremento dell’estensibilità muscolare.

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