Incontinenza da sforzo: esercizi, rimedi, terapia e chirurgia
Incontinenza da sforzo: cos’è e quali sono le cause
L'incontinenza da sforzo è una condizione clinica nella quale si verifica la perdita involontaria e improvvisa di urina dovuta a un aumento della pressione intra-addominale, come avviene ad esempio durante il colpo di tosse, lo starnuto, la risata o movimenti e attività che prevedono una contrazione più o meno energica dei muscoli addominali (come l’esecuzione di alcuni esercizi in palestra o in autonomia). L’incontinenza da sforzo è una condizione molto disabilitante che inficia negativamente la qualità della vita dei pazienti, sia uomini che donne. Solitamente, i pazienti con incontinenza da sforzo riferiscono improvvise e incontrollate “perdite”, “gocciolamenti” o “allagamenti” per indicare, appunto, le perdite di urina.
L’incontinenza da sforzo è un disturbo poco conosciuto ma, purtroppo, non così raro. Dati alla mano, sembrerebbe che la prevalenza nelle donne si aggiri intorno al 15.7% e che, tra queste, quasi il 30% riferisca di avere sintomi da moderati a severi. Non solo, l’incontinenza da sforzo sembra incrementare con l’età e, in particolare, con l’inizio della menopausa. Secondo uno studio, un dato interessante è quello che indica che il 41% (quasi la metà) delle donne con età superiore a 40 anni soffre di incontinenza urinaria.
Le cause di incontinenza da sforzo vengono definite in ambito medico “multi-fattoriali”, ovvero legate e più fattori. Tra queste, le principali sono:
- Perdita o riduzione del supporto della muscolatura del pavimento pelvico e dei tessuti che fanno parte del perineo o regione perineale causata da patologie del tessuto connettivo, tosse cronica, obesità, traumi a carico del pavimento pelvico (come il parto o la gravidanza), menopausa, stitichezza, sollevamento di carichi pesanti e fumo;
- Danni a carico del sistema neuromuscolare (nervi e muscoli) a causa di precedenti interventi chirurgici.
Incontinenza da sforzo: rimedi e terapia
I rimedi e la terapia per incontinenza da sforzo sono di tre tipi: comportamentali, farmacologici e chirurgici. Indipendentente dalla terapia a cui i pazienti si sottoporranno, è bene sapere che normalmente gli specialisti sconsigliano di evitare irritanti intestinali come cioccolato, cibo piccante, tabacco o bevande contenenti caffeina.
I rimedi e la terapia per incontinenza da sforzo di tipo comportamentale prevedono:
- Esercizi per i muscoli del pavimento pelvico o riabilitazione del pavimento pelvico o riabilitazione perineale;
- Riqualificazione della vescica (svuotamento a tempo);
- Biofeedback;
- Elettrostimolazione.
Le terapie e i rimedi farmacologici per incontinenza da sforzo, invece, includono:
- Ossibutinina;
- Antidepressivi triciclici.
La chirurgia e l’intervento per incontinenza da sforzo, infine, hanno l’obiettivo di rinforzare i legamenti pubo-uretrali e i tessuti connettivi para-uretrali a livello della porzione media dell’uretra. Il trattamento invasivo di tipo chirurgico per incontinenza da sforzo, come vedremo, si divide genericamente in procedure addominali, vaginali o le procedure di impianto di bulking agents.
Incontinenza urinaria da sforzo: esercizi
Gli esercizi per incontinenza urinaria da sforzo rientrano in quella che viene definita riabilitazione del pavimento pelvico o riabilitazione perineale. Questo tipo di riabilitazione deve necessariamente essere proposta e supervisionata da un fisioterapista specializzato con comprovata esperienza e formazione nell’ambito delle disfunzioni del pavimento pelvico o perineali.
Gli esercizi per incontinenza urinaria da sforzo hanno l’obiettivo di ridurre l’incontinenza urinaria da sforzo, migliorare il tono/trofismo e la forza muscolare del pavimento pelvico (in particolar modo in situazioni stressanti come quelle che provocano le “perdite” di urina) e migliorare la qualità della vita. Gli esercizi per incontinenza urinaria da sforzo hanno una progressione da seguire molto scrupolosa e meticolosa: a seguito dell’apprendimento degli esercizi della prima fase, si procederà alla successiva e così via. La logica di progressione di questi esercizi prevede l’esposizione graduale dei pazienti alle situazioni più difficoltose da gestire a partenza, però, dalle situazioni più semplici come ad esempio semplici contrazioni muscolari del pavimento pelvico in posizione supina.
Esempio di esercizio per il rinforzo muscolare dei muscoli della schiena, dei gluteo e degli arti inferiori per una paziente con incontinenza urinaria da sforzo. L'esercizio, in questo caso specifico, prevede il movimento del bacino verso l'alto mantenendo una contrazione dei muscoli del pavimento pelvico con lo scopo di allenarli in una situazione stressante (quella dell'esecuzione dell'esercizio). Tuttavia, è bene sapere che è sconsigliato intraprendere qualunque percorso di riabilitazione o esercizio in autonomia in quanto tale trattamento deve essere necessariamente supervisionato da una fisioterapista specializzata in questo ambito.
Gli esercizi per incontinenza urinaria da sforzo hanno anche lo scopo di migliorare la sinergia di attività muscolare tra addominali (muscoli la cui contrazione provoca le “perdite”) e pavimento pelvico (insieme di muscoli che, invece, “frena” tale fenomeno).
In ultimo, non per importanza, è bene sapere che gli esercizi per incontinenza urinaria da sforzo non si limitano all’allenamento e al miglioramento della forza dei muscoli del piano perineale, ma saranno estesi anche al miglioramento dell’attività muscolare dei glutei, dei para-vertebrali (muscoli posteriori della schiena), del quadricipite, dell’anca e del bacino.
Incontinenza urinaria da sforzo: chirurgia intervento
La chirurgia intervento per incontinenza da sforzo, come anticipato, prevede tre tipologie di procedure: addominali, vaginali e le procedure di impianto di bulking agents.
La chirurgia intervento di tipo addominale include:
- Colposospensione secondo la tecnica Di Burch;
- Imbragatura pubo-vaginale;
- Tecnica Marshall-Marchetti-Krantz (MMK).
La chirurgia intervento di tipo vaginale include:
- Procedura Pereyra modificata;
- Procedure di imbracatura medio-uretrale.
Le procedure di impianto di bulking agents, infine, sono una procedura non invasiva per i pazienti in cui una procedura più invasiva potrebbe aumentare i rischi di complicanze peri-operatorie.