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Mal di schiena: come lo valuta il fisioterapista?

Il mal di schiena (o dolore lombare o, in inglese, low back pain) è senza dubbio la condizione dolorosa più comune nell'ambito muscoloscheletrico, ovvero la prima in classifica tra i dolori del nostro corpo. Al secondo posto, invece, ritroviamo la cervicalgia (o dolore cervicale o, impropriamente, "cervicale") e, al terzo posto, il dolore alla spalla.

 

La visita di un paziente con mal di schiena da parte del fisioterapista

La valutazione del paziente con mal di schiena si compone di due parti fondamentali:

  • l'anamnesi (ovvero il colloquio tra fisioterapista e paziente): momento durante il quale il paziente espone le proprie problematiche di mal di schiena, gli altri sintomi e tutti i disturbi associati;
  • la visita vera e propria (chiamato esame obiettivo valutazione obiettiva valutazione funzionale): momento durante il quale il fisioterapista osserva attentamente il paziente con mal di schiena ed esegue test specifici e movimenti.

Parliamo, ora, nello specifico dell'esame obiettivo, ovvero della visita vera e propria!

 

La visita del paziente con mal di schiena

Valutazione dell'estensione (inarcamento della schiena indietro) lombare (zona bassa della schiena) e dell'estensione (movimento dell'intera gamba all'indietro) dell'anca.

 

La valutazione del paziente con mal di schiena (o dolore lombarenon è mai standard. Ogni paziente riceve i test e le manovre specifiche che la sua condizione clinica richiede e non esiste una valutazione uguale per tutti.

Ad ogni modo, facciamo una rapida rassegna di cosa dovresti aspettarti se ti rechi da un fisioterapista a causa del tuo mal di schiena!

Ecco un riassunto breve ma esaustivo:

 

Osservazione.

Il paziente con mal di schiena va osservato e "guardato" ben da parte del fisioterapista con l'obiettivo di individuare:

  • rossori;
  • gonfiori;
  • abrasioni;
  • masse;
  • noduli;
  • ematomi (lividi);
  • atteggiamenti di difesa del paziente in risposta al mal di schiena (posture antalgiche).

 

Palpazione

Lo scopo della palpazione durante la visita di un paziente con mal di schiena ha lo scopo di individuare quali tessuti tra muscoli, articolazioni, ossa, tendini e legamenti possono essere coinvolti nei sintomi della persona.

Nel dettaglio il fisioterapista utilizzerà la palpazione per i muscoli:

  • paravertebrali (muscoli che hanno origine dalla nuca e terminano sul sacro);
  • glutei;
  • della gamba (anteriormente e posteriormente);
  • dorsali - tra le scapole (come i romboidi e il muscolo dentato postero-superiore).

 

Test attivi (movimenti attivi - eseguiti dal paziente)

I test attivi sono movimenti che il fisioterapista richiede di eseguire al paziente attivamente (ovvero da solo e senza aiuto), tra cui ricordiamo, principalmente:

  • flessione (movimento di piegamento in avanti del busto);
  • estensione (inarcamento della schiena indietro);
  • inclinazione destra e sinistra (movimento di inclinazione laterale del busto);
  • rotazione destra e sinistra (movimento di torsione del busto muovendo le spalle e la testa).

Lo scopo di questi movimenti durante la visita di un paziente con dolore lombare hanno lo scopo di valutare quantità di movimento, qualità (sicurezza nell'esecuzione del movimento da parte del paziente, eventuali tremori o "aiuto" attraverso l'uso delle braccia) e la presenza di mal di schiena durante o dopo i movimenti.

 

Test provocativi

test provocativi sono chiamati così perché hanno lo scopo di provocare il dolore del paziente. Chiariamoci subito. I test non sono fatti per creare dolore, ma hanno lo scopo di far capire al fisioterapista quali sono effettivamente le zone più dolorose e, quindi, quelle che devono essere trattate in caso di mal di schiena.

Immagine rappresentativa di un test provocativo del rachide lombare (zona bassa della schiena). Il test ha lo scopo di individuare nello specifico le zone più dolorose del paziente. Il test è indispensabile in quanto permette al fisioterapista di capire quali zone del corpo trattare per risolvere il problema del paziente.

 

Video rappresentativo di un test provocativo.

Video rappresentativo di un altro test provocativo.

Grazie a questi test, il fisioterapista sarà in grado di identificare quali saranno le zone più importanti da trattare.

 

Test passivi (movimenti passivi - eseguiti dal fisioterapista)

test passivi, infine, sono tutte quelle procedure eseguite dal fisioterapista (in questo caso il paziente non partecipa al movimento - ecco quindi il perché del "passivo") che muovere la schiena del paziente (che sarà in posizione prona - a pancià in giù - oppure sul fianco) in diverse direzioni.

Al termine della visita vera e propria di un paziente con mal di schiena, il fisioterapista saprà identificare il trattamento più appropriato per risolvere il dolore.

 

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