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Sindrome della cauda equina: sintomi, rimedi, riabilitazione

 

Sindrome della cauda equina: cos’è e quali sono le cause

La sindrome della cauda equina, cauda equina syndrome – in inglese, rappresenta una condizione di emergenza e di urgenza medica secondaria alla compressione di nervi e radici nervose della causa equina. La cauda equina è il gruppo di nervi e di radici nervose che originano dalla parte finale del midollo spinale, tipicamente da L1-L2 (regione anatomica dove si trova il cono midollare, la parte finale del midollo spinale) fino a L5, che hanno la funzione di innervare, principalmente, gambe, intestino, ano e perineo.

La sindrome della cauda equina è una sindrome piuttosto rara e ha una prevalenza, ogni anno, di 1 caso su 30-100 mila. L’incidenza (ovvero il numero di nuovi casi all’anno), invece, sembra essere compresa tra 1.5 e 3.4 su un milione.

 

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Come già anticipato, la causa di sindrome della cauda equina è di tipo compressivo e in particolar modo delle radici nervose e dei nervi che si trovano, principalmente, nella regione normale. Tra le cause che comportano tale compressione ritroviamo:

  • Ernia discale;
  • Ascesso epidurale;
  • Ematoma epidurale spinale;
  • Discite;
  • Neoplasia (sia metastatica che primaria a carico del sistema nervoso centrale);
  • Trauma (come quelli che comportano una retropulsione e spostamento posteriore di un frammento osseo che può impattare sulle strutture nervose);
  • Stenosi spinale.

Nonostante la sindrome della cauda equina sia una patologia a tutti gli effetti molto rara, è bene sapere che esistono casi documentati (estremamente rari) di sindrome della cauda equina causate da manipolazioni vertebrali eseguite da personale non sanitario e non abilitato, dispositivi posizionati a livello inter-spinoso o trombosi della vena cava inferiore.

La sindrome della cauda equina è un disturbo raro, ma rappresenta un’emergenza medica che deve rivedere immediatamente attenzione, valutazione e trattamento. Nelle prossime righe saranno approfonditi tutti i sintomi con lo scopo di aiutarne il riconoscimento.

 

Sindrome della cauda equina: sintomi

 I sintomi della sindrome della cauda equina possono essere motori (capacità di movimento e reclutamento muscolare), sensitivi (a carico della sensibilità) e viscerali.

In linea generale, in sintomi della cauda equina sono:

  • Mal di schiena e sciatica (quasi il 95% dei pazienti con sindrome della cauda equina ha questi sintomi che, però, non significa certamente che tutti i pazienti con mal di schiena e sciatica siano affetti da sindrome della cauda equina);
  • Debolezza muscolare a livello degli arti inferiori;
  • Cambiamenti della sensibilità a carico degli arti inferiori;
  • Disfunzioni intestinali (incontinenza o stitichezza);
  • Anestesia a sella o riduzione della sensibilità a carico del pavimento pelvico;
  • Disfunzioni sessuali – come l’impotenza nell’uomo.

Oltre a questi sintomi riferiti dai pazienti, è possibile ricordare alcuni dettagli propri della sindrome della cauda equina che possono emergere al momento della visita, tra cui:

  • Riduzione della forza muscolare agli arti inferiori – sia monolaterale (da un lato solo) che bilaterale (da entrambe gli arti);
  • Iporeflessia (riduzione dei riflessi osteotendinei alla valutazione con il martelletto);
  • Ipotonia (riduzione del tono muscolare);
  • Ipo- o a-trofia muscolare (riduzione della massa muscolare in termini di volume e dimensione);
  • Riduzione della sensibilità rilevata attraverso l’esame neurologico;
  • Altri aspetti legati alla valutazione specialistica del pavimento pelvico.

 

Sindrome della cauda equina nell’uomo

La sindrome della cauda equina non deve essere considerata una patologia “di genere” o con differenze sostanziali tra uomo e donna. Una volta presentatasi, rappresenta un’urgenza e un’emergenza medica che richiede immediata attenzione medica.

Ad ogni modo, dati scientifici alla mano, è possibile che la sindrome della cauda equina causi, come sintomo nell’uomo, disfunzione erettile e incapacità di raggiungere l’orgasmo e che le donne abbiano un rischio di sviluppare disfunzioni a carico dell’apparato digerente, come il caso dei disturbi della defecazione, pari a circa 4 volte superiore rispetto all’uomo.

 

Sindrome della cauda equina e minzione

La minzione in caso di sindrome della cauda equina potrebbe essere una funzione dell’apparato genito-urinario compromessa. In particolare, sembra che la sindrome della cauda equina causi ritenzione urinaria o incontinenza urinaria. Il primo disturbo si riferisce alla difficoltà di compiere l’atto della minzione, mentre la seconda si riferisce alla riduzione della capacità di “trattenere” la fuoriuscita di urina.

 

Sindrome della cauda equina: immagini

Le immagini della sindrome della cauda equina provengono da indagini strumentali specifiche come la risonanza magnetica, la TAC o la mielo-TAC. In particolare, come nella foto sottostante (risonanza magnetica sul piano sagittale, ovvero vista dal fianco), è possibile vedere del materiale (nero nell’immagine) che comprime in direzione posteriore le radici nervose o i nervi che originano dalla parte terminale del midollo spinale (il cono midollare). Come si evince dall’immagine, la compressione delle strutture nervose rappresenta la causa dei sintomi della sindrome della cauda equina a livello viscerale (come l’intestino o l’apparato genito-urinario), motorio (come la debolezza muscolare) o sensitivo (come la riduzione della sensibilità tattile a livello della cute negli arti inferiori).

Rappresentazione della sindrome della cauda equina e della compressione che la determina. Immagine proveniente da ShutterStock

 

Sindrome della cauda equina: rimedi

Il trattamento della sindrome della cauda equina è di tipo neurochirurgico o ortopedico e, quindi, chirurgico. Nello specifico, i pazienti con sindrome della cauda equina ricevono, come tipologie di intervento, la decompressione chirurgica attraverso laminectomia con o senza successiva discectomia o attraverso sequestrectomia.

 

Sindrome della cauda equina: riabilitazione

La riabilitazione per la sindrome della cauda equina avviene dopo l'intervento chirurgico e deve essere fatta solo ed esclusivamente sotto la supervisione e l'aiuto di personale qualificato, laureato abilitato come il fisioterapista specializzato in ambito muscoloscheletrico. Nello specifico, i pazienti con esiti di intervento chirurgico per sindrome della cauda equina dovranno intraprendere un percorso di riabilitazione con lo scopo di: 

  • migliorare la funzionalità della schiena (movimento e forza muscolare);
  • migliorare la funzionalità degli arti inferiori (forza muscolare, estensibilità muscolare e rigidità);
  • ridurre il dolore alla schiena e alla gamba;
  • migliorare l'abilità del cammino, dell'attività di salita e discesa dalle scale o di qualunque altra attività, anche più energica;
  • risolvere le problematiche a carico del pavimento pelvico attraverso l'affidamento a personale qualificato e specializzato nella riabilitazione perineale.

 

 

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