Incontinenza urinaria maschile: cos’è, cause, cura, terapia, rimedi naturali, esercizi
La continenza negli uomini è garantita da due sfinteri interno ed esterno. Riportando, da subito, un esempio pratico, quando la prostata viene asportata chirurgicamente, il meccanismo della continenza dovrà fare affidamento unicamente sullo sfintere esterno. Tale sfindere indebolito dalla chirurgia porta all'insufficienza sfinterica e a quella che viene definita incontinenza da sforzo, ovvero perdite urinarie durante il colpo tosse, lo starnuto o sollevando un peso, ma anche semplicemente alzadosi da una sedia o camminando. Successivamente alla rimozione chirurgica della prostata, anche la vescica può andare incontro a disfunzione, provocando la sindrome della vescica iperattiva che si manifesta con aumento della frequenza minzionale e incontinenza urinaria da urgenza.
Lo scopo di questo articolo è quello di fornire una panoramica generale dell’incontinenza urinaria maschile e di fornire spunti utili per poterla gestire e per capire quali sono i professionisti sanitari specializzati a cui rivolgersi.
Incontinenza urinaria maschile: cos’è?
Partendo dalla definizione di continenza urinaria, ovvero “la capacità di posticipare la minzione fino al raggiungimento di condizioni opportune dal punto di vista spaziale/temporale/sociale”, l’incontinenza urinaria maschile è una condizione in cui tale capacità viene compromessa. Seppur sia una patologia molto poco conosciuta e verso la quale viene orientata poca attenzione, è bene sapere che l’incidenza dell’incontinenza urinaria maschile sembra essere piuttosto alta: i dati della International Continence Society riporta valori compresi dall’1% al 39% e, nello specifico, riporta come tra questi pazienti il 40%-80% soffra di incontinenza urinaria da urgenza. Percentuali minori, invece, riguardano l’incidenza dell’incontinenza urinaria maschile mista (10%-30%) e dell’incontinenza urinaria maschile da sforzo (meno del 10%).
L’incontinenza urinaria maschile è un disturbo che sembra aumentare con l’avanzare dell’età: le percentuali di pazienti con questa patologia sotto i 50 anni sono sensibilmente meno rispetto agli uomini con più di 70 anni (0.7% contro il 3.4% circa).
Come già anticipato nelle prime righe di questo paragrafo, esistono diverse forme di incontinenza urinaria maschile, tra cui quella da stress, da urgenza o mista. Esiste, poi, una tipologia di incontinenza che viene definite transitoria (transient incontinence) studiata nei pazienti anziani e secondaria a delirium, infezioni, poliuria, riduzione della mobilità o della funzionalità intestinale.
Le due forme più comuni di incontinenza maschile sono l'incontinenza urinaria da sforzo (SUI) e l'iperattività vescicale (OAB) con concomitante incontinenza urinaria maschile da urgenza (UUI).
Incontinenza urinaria da stress maschile
Dal punto di vista fisiopatologico, alla base dell’incontinenza urinaria da stress maschile, la disfunzione principale è a carico dello sfintere uretrale e/o del cambiamento dell’asse uretrale. Al di là delle terminologie, queste complicazioni sono frequenti dopo chirurgia alla prostata, come la prostatectomia radicale o di altro genere. Altre cause dell’incontinenza urinaria da stress maschile possono essere traumi a carico del pavimento pelvico (come un incidente stradale), lesioni iatrogene dello sfintere (come la sfinterotomia) o alcune affezioni neurologiche.
Iperattività vescicale e incontinenza urinaria maschile da urgenza
La sindrome della vescica iperattiva è una condizione clinica caratterizzata da urgenza urinaria, con o senza incontinenza.
Dal punto di vista fisiopatologico, l'insorgenza è legata a meccanismi sicuramente multufattoriali e in gran parte ancora sconosciuti. Sono stati proposti meccanismi legati ad alterazioni della muscolatura liscia del detrusore (muscolo che costituisce la vescia) e meccanismi neurologici, favoriti dall'età e dalle comorbilità.
L'invecchiamento infatti sembra aumentare la prevalenza di incontinenza urinaria maschile da urgenza ed è bene sapere che le due tipologie di incontinenza (da stress e da urgenza) possono in realtà coesistere (forma mista).
Condizioni neurologiche, come il morbo di Parkinson, la sclerosi multipla o l’ictus possono causare la perdita di neuroni inibitori con conseguente disfunzione minzionale neurogena (causata da patologie del sistema nervoso). I fattori di rischio per incontinenza urinaria da urgenza maschile includono patologie neurologiche, alcuni processi infiammatori della vescica, invecchiamento fisiologico e fattori stressogeni di tipo psicolosico e sociale o, infine, cause idiopatiche (di cui non si conosce la causa).
Sebbene sia accertato che la sindrome della vescica iperattiva si verifichi più comunemente nelle donne, i dati certi rispetto ala prevalenza negli uomini rimane in gran parte ad oggi sconosciuta.
L'incontinenza urinaria da urgenza maschile è spesso associata a iperattività del detrusore, osservazione urodinamica di contrazioni della vescica durante la fase riempimento della vescica stessa.
Incontinenza urinaria maschile: cause
Alcune delle cause di incontinenza urinaria maschile ricordiamo:
- età avanzata e assunzione di farmaci (in particolar modo nei pazienti con età avanzata e altre comorbidità che possono compromettere la funzionalità del sistema uro-genitale come gli anticolinergici o gli antidepressivi);
- depressione;
- patologie a carico del sistema nervoso (come l’ictus ischemico o emorragico);
- infezioni delle vie urinarie;
- diabete;
- patologie della prostata o esiti di interventi chirurgici a carico della prostata;
- traumi midollari.
Soluzioni per incontinenza urinaria maschile: rimedi
Le soluzioni e i rimedi per l'incontinenza urinaria maschile sono di tipo conservativo o chirurgico. Le terapie di tipo conservativo possono essere sia di tipo farmacologico che non farmacologico. Ad ogni modo, la scienza sembra essere concorde nel sostenere come la terapia conservativa sia la prima linea di intervento per i pazienti che soffrono di incontinenza urinaria maschile.
I rimedi e le terapie di tipo conservativo non farmacologico altro non sono che la riabilitazione del pavimento pelvico attraverso diverse tecniche. Ciò che i pazienti devono sapere è che la chiave del successo di questo tipo di approccio risiede in un'appropriata compliance, motivazione e aderenza del soggetto al trattamento, questo aspetto è di vitale importanza per la sua efficacia. Nell' incontinenza urinaria maschile lo scopo della riabilitazione del pavimento pelvico è quello di ridurre la frequenza delle minzioni e la quantità delle perdite migliorando la forza dei muscoli del pavimento pelvico e, soprattutto, la coordinzione di tali muscoli con altri distretti muscolari. Gli esercizi, in linea generale, prevedono contrazioni dei muscoli del pavimento pelvico che a partire da condizioni facilitanti progrediranno verso condizioni che aumentano gradualmnte di difficoltà, ad esempio la posizione di partenza per gli esercizi è quella supina, per poi passare alla posizione seduta e successivamnte in piedi.
I percorsi di riabilitazione perineale o del pavimento pelvico per l'incontinenza urinaria maschile sono personalizzati e variano considerevolmente a seconda della gravità del disturbo, dello stato di salute generale del paziente e della sua capacità di reclutamento dei muscoli del pavimento pelvico al momento della valutazione.
Tra le tecniche utilizzate per la riabilitazione del pavimento pelvico nell'incontinenza urinaria maschile ci sono la stimolazione elettrica funzionale e il biofeedback. Tali terapie potrebbero essere proposte ai pazienti in combinazione con gli esercizi per la riabilitazione del pavimento pelvico.
I rimedi e le terapie di tipo farmacologico devono essere prescritti unicamente dal medico di medicina generale o dallo specialista in urologia. Ad ogni modo, negli uomini sembrerebbe non essere raccomandato l'uso della dulozetina, un inibitore selettivo della ricaptazione della serotonina-noradrenalina per via di alcuni effetti collaterali emersi in uno studio. Queste considerazioni rimangono, in questo articolo, solo ed esclusivamente delle speculazioni alla luce delle considerazioni fatte da alcuni autori di uno studio scientifico.
In ultimo, tra gli altri rimedi e soluzioni per incontinenza urinaria maschile, proposti da alcuni autori in letteratura scientifica, troviamo apparecchi esterni (morsetti penieni, condom), prodotti assorbenti (pannoloni, pantaloni assorbenti) o altri supporti.
Tra gli interventi chirurgici per l'incontinenza urinaria maschile, proposte ai pazienti che non rispondono alle terapie conservative, imbragature uretrali, chiusura uretrale, o altri interventi sulla base della scelta del paziente e del chirurgo.
Esercizi per incontinenza urinaria maschile
Gli esercizi per incontinenza urinaria maschile rientrano, come quelli per le altre tipologie di incontinenza, in quella che viene definita riabilitazione del pavimento pelvico o riabilitazione perineale. Gli esercizi per incontinenza urinaria maschile hanno lo scopo di ridurre l’incontinenza urinaria in termini di frequenza delle minzioni e di entità delle perdite, di aumentare la capacità dei muscoli del pavimento pelvico di gestire l'aumento delle pressioni intraddominali (come nel caso dell’incontinenza urinaria maschile da sforzo) e di migliorare la qualità della vita del paziente.
Gli esercizi per incontinenza urinaria maschile saranno proposti in associazione all’eventuale terapia farmacologica proposta dall’urologo, dal medico di medicina generale e ad altre tecniche di terapia manuale eseguite dalla fisioterapista specializzata nella gestione dei pazienti con disfunzioni a carico del pavimento pelvico.
Alcuni esercizi per l'incontinenza urinaria maschile possono essere quelli proposti da Arnold Kegel per il rinforzo dei muscoli del pavimento pelvico descritti nel lontano 1948. Sostanzialmente, gli esercizi prevedono delle contrazioni muscolari dei muscoli del perineo con lo scopo di migliorare la consapevolezza della zona anatomica (facilmente assente o ridotta) e migliorare la funzionaltà muscolare indispensabile per le attività della vita quotidiana. La progressione di questi esercizi, che possono essere utilizzati come detto anche per l'incontinenza urinaria maschile, prevede l’esecuzione della contrazione in una posizione facilitante seguita, poi, da quelle più complesse.
Ad ogni modo, è assolutamente sconsigliato intraprendere un percorso di rieducazione o riabilitazione del pavimento pelvico in autonomia senza rivolgersi a professionisti abilitati e adeguatamente formati nell’ambito. Prima di intraprendere qualunque percorso riabilitativo, sarà sempre necessario rivolgersi al proprio medico di medicina generale, al proprio urologo e alla propria fisioterapista specializzata in riabilitazione del pavimento pelvico.