Tirocinio fisioterapia: in cosa consiste, cos’è e dove si svolge
Tirocinio fisioterapia: in cosa consiste, cos’è e dove si svolge
Ogni Università che al proprio interno abbia il Corso di Laurea in Fisioterapia abilitante alla professione di Fisioterapista possiede una buona parte del programma formativo incentrato sul tirocinio. Il tirocinio di fisioterapia altro non è che il periodo di tempo trascorso dagli studenti del corso di laurea in fisioterapia presso le sedi private, private-convenzionate o pubblica (come gli ospedali) durante il quale gli stessi affiancano fisioterapisti durante il proprio lavoro.
Il tirocinio, parte delle attività formativa professionalizzante del corso universitario, viene svolto in tutti e 3 gli anni di studio e ha lo scopo di formare sul campo i futuri fisioterapisti.
Tirocinio fisioterapia: in cosa consiste
Il tirocinio di fisioterapia (conosciuto a volte impropriamente con il nome di stage fisioterapia o tirocinio per fisioterapista), sia come tempistiche che come modalità, differisce da Ateneo ad Ateneo. In linea generale, il programma di queste attività prevede un periodo di affiancamento di fisioterapisti che, al termine del periodo dello studente, prevede una vera e propria valutazione che comunicherà al Coordinamento Didattico.
Dal momento che il tirocinio formativo prevede un numero di crediti solitamente elevato, un buon voto conseguito durante tale periodo è sicuramente un ottimo traguardo per lo studente.
Ciò che è trasversale a quasi tutte le Università è la cartella fisioterapica, ma la sua presenza all’interno dei diversi anni di studio è, di nuovo, a discrezione dell’Università di competenza. Questo elemento portante nell’ambito della formazione accademica dei fisioterapisti ricopre un ruolo molto importante e la sua compilazione è, di solito, parte integrante del giudizio finale. La cartella fisioterapica , sintetizzando, è il documento che lo studente deve redigere una volta scelto il paziente “oggetto” del percorso di tirocinio. In altre parole, ogni tirocinio, solitamente, prevede la presa in carico “preferenziale” di un paziente sul quale redigere un vero e proprio progetto formativo con obiettivi diversi a seconda dell’anno di studio. Al primo anno, ad esempio, sarà data particolare enfasi sulla valutazione articolare e muscolare, mentre al secondo e terzo anno saranno perseguiti obiettivi diversi legati alla presa in carico globale del paziente.
La cartella fisioterapica è solitamente redatta come progetto riabilitativo di un paziente in particolare, ma il tirocinio prevede l’affiancamento anche di tutti gli altri pazienti che il suo fisioterapista di riferimento, chiamato tutor, ha in carico.
Quali tipi di pazienti è possibile incontrare in sede di tirocinio?
La risposta è: solitamente tutte le tipologie.
Certamente, nei centri specializzati in riabilitazione neurologica
Normalmente tutte le Università prevedono un periodo di tirocinio dedicato a ciascuna specializzazione in ambito fisioterapico. Nello specifico gli studenti del corso di laurea frequenteranno le sedi di tirocinio in ambito:
- Neurologico;
- Muscoloscheletrico;
- Ortopedico-traumatologico;
- Respiratorio;
- Della Terapia Intensiva;
- Geriatrico;
- Cardiologico (più raro);
- Dell’Età evolutiva.
Il periodo e la durata specifica di ciascun tirocinio, ad ogni modo, è a discrezione dell’Università.
Tirocinio fisioterapia: dove si svolge
Il tirocinio può essere svolto in:
- Centri di riabilitazione;
- Studi privati professionali di fisioterapia (singoli o associati);
- Ospedali privati;
- Ospedali privati-convenzionati;
- Centri privati;
- Centri privati-convenzionati;
- Ospedali pubblici;
- Case di cura o case di riposo;
- Laboratori di analisi del movimento;
- Sedi che prevedono la presa in carico di pazienti in età evolutiva.
Tirocinio fisioterapia primo anno
Il tirocinio di fisioterapia del primo anno è, così come i tirocini degli anni successivi, dipendente dal programma formativo di ciascun ateneo. Al primo anno di studio, tendenzialmente gli studenti trascorrono un periodo di tirocinio di affiancamento e osservazione già tra all’inizio del secondo semestre del primo anno – salvo altre indicazioni dalle Università.
Lo scopo del tirocinio osservativo iniziale è quello di introdurre gli studenti del corso di laurea alla professione di fisioterapista. Purtroppo, lo svantaggio del tirocinio osservativo e di “solo” affiancamento è dipendente dall’ambito di specializzazione della sede in cui viene svolto. Per fare un esempio, ipotizzando che il tirocinio osservativo duri 3 settimane, lo studente affiancherà per tutto il periodo un fisioterapista che, nel caso di un centro di riabilitazione specialistica neurologica, valuta e tratta solo pazienti di un certo tipo e non altri.
Ad ogni modo, lo studente avrà la possibilità, nel corso dei diversi tirocini, di interfacciarsi con tutte le tipologie di pazienti – con le modalità e i tempi previsti dal programma formativo.
Relazione tirocinio fisioterapia
Così come la cartella fisioterapica, il tirocinio prevede anche la relazione di tirocinio finale. In realtà, le relazioni potrebbero essere addirittura due: una redatta dallo studente come progetto individuale nel corso del tirocinio e una, invece, redatta come valutazione finale del tutor nei confronti dello studente stesso.
La prima è strettamente dipendente, qualora sia prevista, dalle indicazioni del Coordinamento Didattico. La seconda, invece, è a discrezione del tutor che, se richiesto, trascriverà una valutazione complessiva dello studente che invierà al coordinamento.
Ore tirocinio fisioterapia
Le ore di tirocinio dipendono dallo specifico ordinamento e programma formativo dell'Ateneo di pertinenza. Ad ogni modo, ciò che è trasversale a tutte le Università è che, salvo rari casi isolati, il tirocinio formativo è obbligatorio e le ore dovranno essere conseguite interamente da ciascuno studente.